Serpico “La gara l’abbiamo decisa noi”
Una sconfitta di 7 punti per una partita strana. La Virtus Pozzuoli torna da Trani con un 78–71 conseguenza di un incontro particolare. Dopo un quarto inaugurale dominato e chiuso meritamente in vantaggio, i flegrei sono stati superati dagli avversari che hanno tenuto sempre un margine, non ampio, m significativo per non correre eccessivi pericoli. “Credo che la gara l’abbiamo decisa noi – commenta coach Mauro Serpico – Senza nulla togliere ai baresi che hanno disputato un buon match, ma noi non eravamo la stessa squadra di poche giornate fa. Dopo un buon primo periodo, purtroppo la nostra sfida è finita. Non siamo più riusciti ad essere lucidi in attacco ed in difesa abbiamo concesso molti tiri facili e rimbalzi. Non abbiamo subito un break esagerato, ma quel poco che basta per tagliarci le gambe”. Ogni tentativo di aggancio è stato respinto con colpi mirati, precisi, ben assestati punendo gli errori e le disattenzioni altrui. “Abbiamo pagato scelte poco brillanti in attacco e tante azioni forzate – prosegue il tecnico – Abbiamo concesso conclusioni facili in momenti importanti del confronto, quando stavamo recuperando. Sono errori che ti tagliano le gambe e sui quali torneremo da stasera, cercando di capire i motivi e lavorano per non ripeterli più. Non siamo stati gli stessi di pochi turni fa. Sinceramente sarebbe un peccato gettare tutto quello che di buono abbiamo fatto finora. Abbiamo tutta la voglia di ben figurare ancora, dobbiamo compattarci, restare uniti e tornare a giocare come sappiamo”. Sono trascorse solo 2 settimane dalla striscia positiva di 8 partite e due stop (sconfitta di 10 a Mola il 2 marzo) sono un segnale, ma assolutamente non definitivo per una formazione che ha dimostrato d’avere un valido potenziale. “Siamo una squadra e come tale vinciamo e perdiamo – ribadisce il tecnico – Alla specifica domanda su due ragazzi rispondo che Luongo ed Aprea sono fantastici, due professionisti che ogni giorno danno il massimo, cercano sempre i migliorare. Stanno disputando un grandissimo campionato come tutti gli altri cestisti. La scorsa estate parlai personalmente con loro, facendo i salti mortali per tesserarli perché erano le pedine giuste per il mio mosaico. Quel mio impegno è ripagato costantemente: sono contento ed orgoglioso di allenare loro e tutti gli altri: il gruppo resterà la nostra forza”. Insieme supereranno quest’empasse.