Un segnale è stato lanciato, ma è brutto, tremendamente negativo. La Gma Virtus Pozzuoli è incappata nella 3a sconfitta consecutiva, la 5a nelle prime 8 giornate. A pesare non sono questi “freddi” dati statistici, ma l’avversaria e la modalità. Chiarito che nessuna partita è semplice, facile, sicuramente quella di domenica scorsa era meno complicata delle precedenti. I flegrei sono, però, riusciti a intricarsela da soli. In vantaggio per ampi tratti dell’incontro (sino al 34°), anche con margini rilevanti (tra le 7 e le 10 lunghezze) i gialloblù non hanno mai dato l’impressione di aver “ammazzato” il match, di averlo pienamente sotto controllo e Bernalda lo ha sfruttato rientrando spesso e mettendo la testa avanti quando realmente serviva. Ovvero nella volata conclusiva: dal +4 del 35° sino alla sirena conclusiva quando i locali hanno pagato dazio anche dalla lunetta (4/14). “Sapevamo che era una sfida meno complicata delle precedenti, ma comunque insidiosa come poi si è dimostrata – afferma il play Stefano Orefice – Dovevamo chiuderla sul +10: abbiamo sbagliato a leggere quel momento. Ci sono stati un paio di nostri episodi sfortunati. I lucani sono stati bravissimi a rimanere pronti, vivi per tutta la gara. Quando dovevamo dare lo strappo finale per raggiungerci lo hanno fatto. Non abbiamo fatto nulla per contrastare quello che facevano. Noi non siamo stati abbastanza forti da mantenere il vantaggio che avevamo costruito e ci assumiamo tutte le responsabilità. E’ solamente colpa nostra”. Parole forti, significative pronunciate a margine di una serata deludente, amarissima. Ora ci sono due settimane per riflettere, lavorare. Domenica, infatti, non si gioca perché il girone è a 15 squadre e, periodicamente, una osserva un turno di riposo.
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UFFICIO STAMPA VIRTUS POZZUOLI
Andrea Di Natale